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(C)arte di credito                                                  Galleria WHITECUBEALPIGNETO

 ciclo di mostre "Il Prossimo Mio"

   

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Roma, 28 ottobre 2010 – A conclusione dell'Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale parte il progetto “Il Prossimo Mio”, un ciclo di sei mostre realizzato con il contributo della Provincia di Roma, in cui 8 artisti sono stati invitati ad esprimersi con la propria arte sugli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio, per gridare l'urgenza di una comune presa di coscienza e di responsabilità verso il prossimo che è mio e l'altro che mi è prossimo.

Artefice del progetto, la Galleria Whitecubealpigneto che, traendo ispirazione da Malevich, mette a disposizione il proprio spazio: un quadrato bianco e uno sfondo bianco che si lasciano modellare di volta in volta dall'opera dell'artista. Ad inauguare il ciclo di mostre sarà Vittorio Pavoncello con (C)ARTE DI CREDITO, un progetto con cui l'artista intende contribuire alla riflessione sul 1° Obiettivo di Sviluppo del Millennio: dimezzare la povertà estrema e la fame nel mondo. Il testo critico è a cura di Sguardo Contemporaneo.

Verranno presentate quattro incisioni ed una installazione che resteranno esposte fino al 20 novembre. Le tre incisioni di grandi dimensioni, già esposte alla Biennale di Lubjana del ’97, compongono una trilogia che affronta varie forme di povertà, tanto materiale quanto spirituale: Undernourished, Il mondo delle parole e Le solitudini. La quarta incisione dal titolo Il culto dell'Umanità - già parte della collezione dell’Israel Museum di Tel Aviv - simbolizza un modello di cultura che pone l’integrità del valore umano come perno della convivenza civile, premessa necessaria ad eliminare le ingiustizie sociali.

Al centro dello spazio, l’installazione Grazie, focalizzata sulla mendicità come presenza invisibile, si costituisce come punto di raccordo tra gli elementi visivi e sonori. La scena che Pavoncello ricrea nello spazio espositivo è la stessa che tante volte si osserva distrattamente per strada: l’assenza umana, qui trasformata in presenza tangibile, è sinonimo di un’identità negata dall’indifferenza di chi guarda.

(C)ARTE DI CREDITO nasce da una riflessione meta-artistica sull’incisione come tecnica marginalizzata dall’arte contemporanea per giungere ad un discorso più ampio sull’Uomo, la povertà e l’esclusione sociale”, afferma Vittorio Pavoncello, artista, autore e regista teatrale che si distingue per il suo impegno sociale e la sua ricerca di nuove forme d'arte all'avanguardia, tra cui l'arte digitale. Fa parte del Webism Group of Worldwide Artists, movimento nato nel 2003 e composto da oltre 60 artisti provenienti da vari Paesi del mondo, che credono nell'arte come motore di cambiamento che favorisce il superamento di tutte le barriere, da quelle politiche a quelle culturali.

A completare l'opera, il giorno dell'inaugurazione verrà messa in scena la pièce teatrale 1000 parole prima di morire” dello stesso autore, che verrà interpretata dagli attori Federica Fiorillo e Paolo Zaccaria.